La vita in un giorno tra spiagge di ricordi, merende a sorpresa e aperitivi con vista

Questo weekend siamo stati troppo furbi. Ma proprio furbissimi. Si perché, consapevoli che da domenica anche la nostra città sarebbe stata travolta dal diluvio universale, abbiamo deciso di rendere il venerdi' un sabato, il sabato una domenica, e la domenica l'abbiamo dedicata a cio' che si fa il lunedi'.

Abbiamo quindi condensato tutte le nostre voglie in una sola giornata, godendoci cosi' non poco il nostro ultimo weekend da secondo trimestre. Il secondo trimestre mio e di Lia più che altro, che quindi siamo ufficialmente entrate nel nostro settimo mese (Settimo mese???Perché, ero incinta???Stiamo talmente bene insieme che neppure ce ne rendiamo conto di questo tempo che passa).

Non é difficile passare un'ottima giornata quando la si comincia da qui :

E dato che il mood qui é ufficialmente "Ready for the beach, ma proprio ready ready", noi sabato mattina siamo andati in spiaggia. E chi aveva detto che Firenze non aveva il mare? Beh, chiunque l'abbia detto, torto di sicuro non ne aveva (un bagnetto nell'Arno non lo consiglierei a nessuno), in compenso Firenze ha una spiaggia, con tanto di sdraio, ombrelloni e baretto con vista. Per raggiungerla basta passare da qui :

Giardinetto su Lungarno Torrigiani, in cui si trova anche la Chiesa Evangelica Luterana

Teo mi ha portato sulla sua Vespa. Ho pensato che finché non la accende non é un problema. A 14 anni ne riparliamo.

Per poi passare da qui:

Lungarno Serristori, uno dei miei lungarni preferiti. La ragione? La palma piantata nel giardino di quella casa là in fondo. Non é meravigliosa? Un giorno ne avro' una uguale. Qui i miei uomini posano con vista palma esattamente davanti ad uno dei nostri posti preferiti, Piazzetta Demidoff, di cui fra l'altro ho già parlato qui.

Ed ecco che poi ci si ritrova cosi':

Io amo alla follia questo posto. Perché oltre ad essere un posto in cui si possono facilmente combinare due attività che mi piacciono parecchio (abbronzarsi e bere un the freddo con tanto ghiaccio), oltre ad essere stato teatro di grandi momenti della nostra vita, come il giorno del mio 24mo compleanno e l'annuncio dell'arrivo di Lietta (di cui ho parlato qui, con video), oltre ad essere stato teatro anche di momenti meno importanti della nostra vita, ma altrettanto indimenticabili, é stato scelto anche per una scena di uno dei film maggiormente trasmessi dagli schermi dei nostri salotti. E' esattamente sul muretto del bar sopra la spiaggetta che Levante (meglio conosciuto come Leonardo Pieraccioni, anche se a me chiamarlo Levante piace di più) confida a Caterina, dolce ballerina spagnola (nella vita reale Lorena Forteza) che lui questa vera, profonda e carnale passione per il flamenco ce l'ha sempre avuta. Certo, piripiiiii. Era il 1996 quando nelle sale usciva "Il Ciclone", ed ancora oggi, ben 20 anni dopo, a noi questo film fa impazzire. E quella scena, li', su quel muretto del bar sopra la spiaggetta,in Lungarno Serristori, era vera poesia.

Questa é più o meno la vista che avrebbero avuto Levante e Caterina se su quel muretto si fossero seduti di giorno, mentre invece la mia, sabato, assomigliava piuttosto a questo.

Teo ha scoperto una vera, profonda e carnale passione per le anatre

E dopo esserci abbronzati (si fa per dire) su delle sdraio colorate con i piedi nella sabbia, dopo aver ballato il flamenco con Levante e Caterina e dopo aver fatto spaventare tutte le anatre della regione Toscana, siamo tornati a casa, a preparare le nostre pance per le avventure culinarie del pomeriggio.

Per merenda siamo infatti stati invitati ad un evento culinario che si é tenuto nella splendida cornice dell'Hotel Brunelleschi, condotto da due grandi Chef pronti a deliziarci ognuno con la propria versione della Torta della Nonna, una più tradizionale, preparata dallo Chef Bonadonna, capocuoco del ristorante dell'hotel, il Santa Elisabetta, ed una decisamente più insolita, innovativa, concepita dallo Chef Maino, 100% vegan.

Oltre ad essere sempre un grande piacere sentir parlare gente appassionata del proprio mestiere, con dei veri principi e dei reali obiettivi, siamo inaspettatamente rimasti sorpresi dalla bontà della versione vegana, saporitissima. Da semplice merenda diversa dal solito, si é rivelata un'occasione per aprire i nostri orizzonti gastronomici, che era poi l'intento della manifestazione. Una vera scoperta. Da buongustai, torneremo al ristorante ad assaggiare il seguito.

Perfino Teo ha apprezzato. A dire il vero ha mangiato l'intera fetta. Di entrambe. E guai a chi dice che non é di bocca buona. Al ristorante insieme a noi penso ci vorrà tornare anche lui.

Foto doverosa con gli Chef, perché ci hanno preparato un ottima merenda, e altrettanto doverosa all'interno dell'hotel, perché é davvero delizioso

Una volta terminata la nostra merenda di scoperte abbiamo poi concluso il nostro pomeriggio in uno dei migliori modi che si possa fare quando si abita in un vero museo a cielo aperto. Ammirarlo dall'alto.

Abbiamo regalato al nostro Babbo un'aperitivo in terrazza con i fiocchi, sui tetti di Firenze. Come infatti ne ho parlato qui, domenica é stata la Festa del Papà. E' vero non in Italia, é vero abbiamo un po' barato, ma abbiamo pensato che essendo Babbo J un vero amante del ketchup ed avendo lui dietro al suo ufficio un'immensa bandiera degli Stati Uniti (scovata in un mercatino delle pulci nell'Upper West Side, a New York City, yeah - ma quanto fa figo dirlo? peccato che delle forti nausee da primo trimestre di gravidanza abbiano cercato di sabotarmi l'intera vacanza, maledette), festeggiarlo per il Father's Day non sarebbe stato cosi' assurdo. E cosi' su idea di Teo e di Lia, ovviamente, siamo saliti all'ultimo piano del Grand Hotel Cavour, ci siamo seduti al bar, e abbiamo brindato.

Come era ovviamente prevedibile, il posto non é stato scelto a caso. L'Hotel é stato infatti teatro di alcune scene di uno dei nostri film preferiti, di quelli che potremmo doppiare talmente l'abbiamo visto. Indovinato? "Il Ciclone", ovviamente.

Pausa di riflessione. Pensiamo a coloro che possiedono quel terrazzo con vista Santa Croce. Immaginiamo di poterli guardare negli occhi. Ecco, mi fermo qui che é meglio.

Ci hai beccato, Babbo J!

E dato che non mi resta che concludere ( si perché dopo l'aperitivo siamo tornati a casa anche noi, decisamente soddisfatti), voglio farlo cosi' :

Grazie Levante, perché é anche grazie a te se nutriamo una vera, profonda e carnale passione per Firenze. Piripiiiiiii.

Our Dolce Vita adresses:

  • Easyliving - Piazza Poggi, 50125, Firenze - Sito Web

  • Terrazza Michelangelo al Grand Hotel Cavour - Via del Proconsolo 3, 50122, Firenze - Sito Web

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